La meravigliosa Arte del “Lasciare Andare”

Cellulari sempre in tasca e calendari stracolmi di scadenze. Emozioni congelate e doveri sempre più insistenti. Cammini, e quasi non incroci più lo sguardo di nessuno. Guidi e quasi nemmeno sai più dove stai andando, è un automatismo mentre la tua mente è in tutt’altro luogo.

Così è come vedo l’umanità ad oggi, 7 settembre 2024: con la mente altrove.

Ma dove?

Alla giornata di lavoro andata di merda, a quanto manca alla pensione, alla reazione di quel tale che non ti aspettavi, a quanto sei arrabbiato per quell’ ingiustizia subita o a quanto pagheresti per essere in vacanza! Delle volte pensiamoci bene, persino al tempo meteorologico!

“Che palle oh, oggi chissà se pioverà tutto il giorno, così non posso uscire!”

Sorrido a pensarci, perché quando me ne rendo conto su me stessa, mi piacerebbe fare il calcolo di quante ore viviamo la nostra vita fantomatica e immaginaria della nostra mente piuttosto che la vita quella vera, quella del Presente.

La P maiuscola è voluta.

Avete presente la citazione tratta dal cartone animato Kung Fu Panda del 2008 che racconta così ” Ieri è storia, domani è un mistero ma oggi è un dono, per questo si chiama presente”? Ecco. Proprio a questo mi riferisco.

Quanti minuti, ore o giorni della nostra vita viviamo nell’effettivo presente? E quanti invece rimuginando su questioni passate o future? Se provassimo a fare il calcolo ci renderemo subito conto che il tempo e la vita presente  ci stanno letteralmente sfuggendo di mano.

Di quante cose ci pre-occupiamo prima ancora che accadano realmente? La verità, è che la maggior parte di esse, nemmeno succederanno mai ma noi dobbiamo essere pronti, sempre a tutto!

È la nostra stessa tradizione occidentale che vuole questo. La produttività a scapito delle nostre vite. Perché di questo stiamo parlando.

E siamo davvero disposti a questo?

Ci siamo mai chiesti perché abbiamo la necessità di avere apparentemente tutto sotto il nostro controllo? Le nostre vite, le vite di chi ci circonda, e le vite persino degli sconosciuti? Lo scrollare Instagram ormai ci ha permesso persino questo!

Quello che però mi sento di dire è che è tutta apparenza. La verità è che l’unico controllo che possiamo avere è quello sulle nostre scelte e su chi scegliamo di essere. Tutto il resto è Vita.

Non possiamo controllare il meteo così come le reazioni o i pensieri dell’altro. Non possiamo controllare cosa effettivamente succederà così come cambiare quello che è già successo.

Questo per dire che cercando di mantenere il controllo non facciamo altro che perdere di più la bussola di noi stessi, delle nostre vite e delle nostre emozioni!

Per questo il lasciare andare diventa un’arte. Perché credo, che al giorno d’oggi non ci sia niente di più difficile del lasciare che tutto scorra.

Ciò non significa “lasciare che tutto vada come deve andare” senza fare nulla. Significa occuparsi di ciò che effettivamente noi possiamo controllare: le nostre scelte, le nostre reazioni agli eventi, il nostro modo di approccio all’altro, il nostro saper ascoltare noi stessi e chi abbiamo difronte, il nostro modo di pensare, il nostro modo di parlare, il nostro modo di agire. Selezionando possiamo avere il controllo di noi stessi. Che poi forse, nemmeno è controllo, ma equilibrio!

Lasciare andare affidandosi, delle volte, alla vita, richiede fiducia nella stessa. Ed è forse questo il punto caldo, la nota dolente, lo scoglio più  alto da scavalcare. Basti pensare a quanto siamo molto più abituati a pensare negativo che positivo:

Stare nelle emozioni, ascoltarle, accettarle e viverle così per come sono è ciò che ci permette più in assoluto di vivere il momento presente e lasciare andare.

E noi siamo davvero abituati a stare nelle nostre emozioni o cerchiamo di scansarle? O proviamo ad avere il controllo anche su esse? O addirittura dobbiamo avere il controllo su quello che accade per evitare di provare emozioni, soprattutto quelle più spiacevoli?

Senza le stesse emozioni che noi consideriamo spiacevoli, però, non possiamo assaporare veramente quelle che noi reputiamo emozioni positive!

Ecco perché lasciare andare diventa importante: per vivere a pieno!

Se anche a te risulta difficile lasciare andare, prova questi piccoli esercizi che ti propongo e che pratico quotidianamente nella mia vita.

  1. IMMAGINA–) ogni qualvolta hai un pensiero intrusivo o meno, chiudi gli occhi qualche secondo, inspira ed espira ed immaginati come un cielo azzurro. Tutti quei pensieri (o quel pensiero fisso) falli diventare delle nuvole e scegline tu il colore. Piano piano osservale andare via e fai tornare il sole, esattamente come fanno le nuvole nel cielo sopra la tua testa! Se ritornano? Immagina di nuovo.
  2. CHIEDITI–) ogni qualvolta ti accorgi di stare vivendo nella tua testa e non nel presente, chiediti: quello a cui sto pensando è sotto il mio controllo? Posso controllarlo? Dipende da me? Se la risposta è “No”. Prova a lasciare andare. Focalizza la tua attenzione solo a ciò che prevede la risposta “Sí”. È solo ed esclusivamente questo che merita la tua energia.
  3. COLORA –) Siediti, sdraiati, prenditi del tempo. Se senti un’emozione o un pensiero o una qualsiasi cosa che hai necessità di fare uscire, prendi un foglio bianco e dei colori: matite, pennarelli, quello che desideri e piú ti piace! Fai partire una delle canzoni che in quel momento ti va di  ascoltare e disegna, colora! Metti su quel foglio quello che deve uscire! Quando ti senti libero, prendi quel foglio e guardarlo. Poi fanne quello che vuoi: mettilo via, buttalo, abbraccialo.
  4. ATTIVATI –) pratica l’attività fisica che ti piace, mettiti in movimento almeno 30 minuti al giorno, goditi quel tempo cercando di rimanere presente a te stessa e al momento per tutta la durata dell’allenamento e divertiti!

Non è forte chi trattiene, chi stringe la morsa. È davvero forte chi capisce il momento di mollare la presa.

Anonimo.

Una replica a “La meravigliosa Arte del “Lasciare Andare””

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